Lui & Lei
L'AMICA INTIMA

04.09.2018 |
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"La guardai negli occhi ed era affamata..."
Ma che piacere rivederla in quella galleria del centro commerciale.Sara
era stata fuori cittą per tre anni con la scusa di un lavoro, alla ricerca di novitą e cambiamento ... ma a dire il vero questi anni non l'avevano certo cambiata.... Anzi.
Sorridente, positiva e incredibilmente sensuale ... Sempre ... Con ogni outfit.
Classe 1985 ... Camicia bianca senza maniche in chiffon con uno scollo a V da capogiro, pendente sul decollettč che spariva dentro ai pochi bottoni chiusi ... Chiusi forse per dare l'impressione di essere una ragazza riservata e pudica. Terza di seno ... sodo tanto da stare in piedi senza reggiseno. Rossetto nude glossy, jeans neri slim fit che mostravano le curve dei polpacci e del suo incredibile fondoschiena.
Interno coscia spazioso ... Caviglie scoperte ... Piccolo tatuaggio a forma di rondine sul collo del piede sinistro e scarpe con tacco a spillo rigorosamente non inferiore a 8 cm color rosa laccato. I capelli neri sempre raccolti in una coda alta che scendeva lungo la schiena e un trucco acqua e sapone ritoccato da una pennellata di phard su quel viso di venere.
Borsetta dei segreti.
Tutta la sua mise mi faceva ogni volta immaginare e assaporare il profumo che spruzzava sul quel collo sottile.
Bella ... Perfetta ... Ma era la sua intelligenza l'arma letale che me la faceva desiderare pił di ogni altra cosa.
Ogni volta che parlavamo nelle nostre uscite a due la guardavo e la ascoltavo profondamente ammirato quasi fagocitandola nel mio desiderio e nelle mie fantasie.
Lei lo sapeva e quando alzavamo il gomito facilmente si cadeva nel gioco della seduzione da entrambe le parti.
In questi casi si ... Lei era proprio irresistibile ma non era certamente indifferente alle mie avances.
Avevamo avuto delle esperienze insieme in momenti in cui per entrambi una relazione pił solida era sinonimo di complicazione.
Capitó prima della partenza in modo discontnuo di avere avuto degli scambi di regali soft dai quali eravamo sempre usciti appagati entrambi. Poi la partenza ...
E tutto questo mi č mancato.
C'era un detto non detto.
Un dovevo dirlo ma non l'ho detto.
Un rimpianto che avrei volentieri trasformato in rimorso.
Rivederla non mi risultó quindi indifferente anche perchč quando il cerchio rimane aperto nella mia mente č difficile che si chiuda.
-Hey ma sei stupenda!
+Sono troppo felice di rivederti.
-Pure io Sara credimi. Che fai da queste parti?
+Sono passata per fare shopping e adesso ho un po di tempo libero. Tu?
-Mi son fermato qua per bere una birra. Dai che ci beviamo qualcosa insieme?! Ti va?! Mi racconti un po di come sei stata su a Milano.
Parlammo di tutto. Non solo della cittą lombarda ... e cosi tra una birra e l'altra io sono brillo e di Sara non riesco a non guardare la bocca, il suo rossetto che baciano la bottiglia mentre beve e lo spacco delle tette che si intravede dal suo decollette racchiuso nel colletto di seta.
Prendo coraggio ormai disinibito dai fumi dell'alcool.
-Sara non riesco a non pensare a come baci quella bottiglia.
+Hahaha sono un'esperta in bacio della bottiglia ... Non quella estiva si intende.
L'alcool l'aveva portata da me.
Iniziava a dare segni del fatto che forse anche lei avesse necessitą di lasciarsi andare in qualche trasgressione.
Sbottonandosi un bottone della camicia per il caldo e facendomi intravedere con una carezza esterna il capezzolo del suo seno che spingeva per uscire ... mi sentii attraversare da quell'adrenalina che viene quando ti accorgi che qualcosa accadrą.
-Sara ... Ho detto senza scompormi e con consapevolezza ... Io sono sotto effetto di alcool e tu sei irresistibile oggi ... Sai bene la forza femminile che hai e io e te possiamo certamente interrompere questo gioco ... Ma ...
+ ma?
- Io non voglio interrompere questo gioco.
Ho molta fame e tu hai quello che mi sazia ... Lo sai?
+ Lo so. Ride
Bene ... Il mio cazzo iniziava a dare dei cenni di esistenza e anche Sara mettendosi la mano tra le cosce mentre accavallava le gambe dava segno che iniziava a bagnarsi ... Stava pensando a quel che poteva succedere da li a poco?
+ E dove vorresti andare? In bagno? Chiese e Rise ... Rido anch'io
- se ci beccano ci lapidano Sara ...
Mi sembra un po surreale ma capisco che non devo perdere troppo tempo per non trasformare il gioco in semplice scherzo ...
- dai alzati ... Seguimi.
Ci alzammo e la precedetti ...andai a pagare mentre lei dai suoi 170 + 12 di altezza si aggiustó la coda.
mi diressi verso la scala mobile; lei era dietro di me ... A 2 metri di distanza e sentivo il passo dei sui tacchi.
Cavalla di razza.
Avevo i feromoni alle stelle.
Adesso i ruolo erano entrati in una dinamica diversa ... Io uomo che dovevo portare a termine il gioco, arrivare fino in fondo, dimostrare e donare e lei donna che poteva prendere e far sentire la sua femminilitą ad un maschio attingendo alla sua potenza seduttiva.
I toni nella mia testa iniziavano ad allinearsi a qualcosa in pił dello scambio educato e pudico ... Non pensavo me la sarei scopata nuovamente con questa immediatezza.
Arrivammo ai garage senza dire niente ... Aprii la mia auto e la feci entrare ... Poi passai dal lato guidatore ed entrai pure io.
+Allora?
Un attimo di silenzio ... La guardai negli occhi ed era affamata.
Mi rispose avvicinadosi lentamente al mio viso e infilandomi la sua lingua in bocca.
Subito afferrai la coda con la mano e iniziai a ricambiare i baci tenendole la testa ... La spingevo contro di me ma allo stesso tempo la baciavo delicatamente mordendone il labbro inferiore e leccandole quello superiore. Passarono istanti ... Quanti non saprei defirli ... in cui limonammo come adolescenti ... Esperti ... Caldi ... Preliminari dovuti e saporiti.
La allontai fissandola per un attimo negli occhi come se me la stessi gią scopando.
Avevo il cazzo che era diventato duro e grosso come sempre in questi casi... Scendendo dal bar verso la macchina non aveva dato altri segni di lussuria ... forse per la situazione un po imbarazzante perchč non ero uscito di casa con l'intento di scopare e quindi le palle erano piene e pronte a dare il massimo nel pił breve tempo possibile.
Guardai fuori dal finestrino dell'auto per vedere se passava qualcuno ... Libero ... mi sbottonai i pantaloni abbassandomeli giusto il tanto di scoprire le mutande.
Lei dall'alto mi seguģ con lo sguardo e il sorriso da assetata.
Riprese a baciarmi e io con pił irruenza di prima risposi ai baci .... Leccai il lobo e il collo e lei ansimó.
Ripresi a mordere le labbra e le nostre lingue e il nostro respiro iniziava ad essere pił forte.
Spingevo con il sedere come se il mio cazzo dovesse entrare dentro qualche figa. Lei sentģ i colpi delicati ... Su e gił battevo i secondi ... Ero caldissimo e quasi sborravo senza mani.
Poi Sentii la sua mano destra scivolare dal petto verso il basso ed entrare, facendosi spazio, sotto l'elastico, dentro i miei slip ed afferrare il mio cazzo.
Lo sentivo bagnato ... Lubrificato ed estremamente sensibile.
Avevo una cappella enorme, e lo sentivo pulsare, venoso e duro. Lei, stringendolo forte dall'alto scese lentamente una, due, tre volte e inizió a masturbarmi mentre mi baciava ... Lo sapeva maneggiare.
Me l'aveva gią segato ... Una volta passammo 2 ore a letto giocando con olio e film porno.
Ora, Mentre me la mangiavo con i denti lei mi segava sempre pił forte e io, ormai totalmente disinteressato a ció che poteva accadere fuori dalla macchina, alzai il culo e abbassai gli slip e i pantaloni fino a raggiungere le ginocchia.... Alzai la maglia e mi abbassai leggermente per farmi segare meglio... Lei adesso mi segava e basta ... Mi guardava e ripartiva con la masturbazione.
Godevo ma volevo di pił ... Sbottonai un altro bottone della sua camicia con due mani e vi infilai la mia mano sinistra per toccare con mano piena il suo seno. Lo massaggai e strinsi contemporaneamente mentre ci guardavamo negli occhi ... Gli stimolai il capezzolo ... Duro ... Perfetto ... Lo volevo in bocca.
Lei mi segava senza sosta ... Aveva una tecnica che variava sempre ... Piano forte ... ruotava ... saliva e scendeva ... E si muoveva bene.
Mi faceva sentire usato e maschio allo stesso tempo.
-Sei brava lo sai?
+Si che lo so.
La voce era cambiata. Sembrava sopraffatta dal piacere che anche lei provava.
Poi, quasi come se si sentisse invitata a mostrare ancora meglio le sue abilitą da donna che sa come si fa, si sedette sul sedile cambiando posizione e si chinó con la testa per farmi un pompino.
Io avevo il cazzo pronto per sborrare ... Carico ... e sentivo che non c'era pił modo di uscire da questo destino.
Inizió a sicchiarmelo con veemenza ... Non voleva preliminari ... Io rimisi la mano dentro la sua camicia e lei si risollevó per sbottonarla tutta.
Era nuda e vedevo quei seni pieni e perfetti.
Ansimai e glieli strinsi entrambi.
Adesso eravamo a rischio denuncia ma il posto era abbastanza appartato e a noi interessava poco ormai.
Tutto era pił veloce, affamato, caldo ... Sessuale e ingordo.
Si riabbassó ...
Un colpo due colpi di quella bocca calda, quel nido accogliente e bagnato.
-Mmmm Sara devo venire.
Presi con la mia mano destra la sua coda.
Vienimi in bocca ... Lo sentii ... Forse non lo disse.
Io spingevo il cazzo contro la sua testa e davo colpi sollevandomi per quel che potevo dal sedile mentre spingevo la sua testa contro il mio cazzo ... A due mani ... Con egoistica violenza.
Tre quattro ... Vengo
Ahhahhrggg
spruzzo ... Ri-spruzzo ahhahhh
Premendo la sua testa dalla nuca glielo infilai tutto fino alle palle.
Poi afferrai nuovamente il suo seno e glielo strinsi.
Cinque sei arghhh arghhh e spingevo ancora la testa e mi sollevavo dal sedile pił profondamente.
Ah ah .... Era tutto.
Venuto mollai la tetta ... e la coda e appoggiai la mia testa al poggiatesta.
Ero esauato e spinsi ancora una volta. Avevo sborrato tantissimo.
Le si rialzo dal mio cazzo portando con se un filo di sborro che univa la mia cappella al suo labbro inferiore ...si sedette e abbottonandosi la camicia sorrise nuovamente a bocca chiusa ... Poi, pulendosi la bocca dallo sborro, si aggiustó anche la coda.
Mi guardo e ingoió ... Tutto quel che aveva ... Poi sorrise ancora ... A bocca aperta adesso.
Prese un fazzoletto dalla borsetta e me lo passó.
Io dissi:
-Wow Sarą mi hai fatto godere da pazzi dentro questo parcheggio.
Lei mi disse - grazie ... Te l'avevo detto che ero un'esperta?!
Che frase scontata ... Tutta questa bellezza e abilitą finita cosģ ... Sara era ed č rimasta una bella donna prima di scopare ... e mentre lo fa ... Ma dopo ... dopo č naturalmente stupida cosģ com'č stupida la situazione se manca l'amore.
Mi risollevai le mutande e i pantaloni facendo al contrario gli stessi gesti di qualche minuto prima.
Quando fummo pronti, uscimmo dalla macchina e, passando dalla sua parte le diedi due baci salutandola.
Lei si allontanó a passo svelto ma elegante verso la sua auto mentre frugava dentro la borsetta.
Sempre di spalle estrasse la chiave della sua auto e la sollevó mostrandomela ... Poi si voltó, si fermó e sorrise nuovamente ... Mi mandó un bacio con la mano e si diresse nuovamente verso la sua auto ...
+Chiamami e vieni a trovarmi a casa"
Che culo ... Che amica ... Che puttana ... Che donna.
"OGNI RIFERIMENTO A PERSONE ESISTENTI O A FATTI REALMENTE ACCADUTI Č PURAMENTE CASUALE E FRUTTO DI FANTASIA CREATIVA DELL'AUTORE"
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarą nostra premura riesaminare questo racconto.
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